Il progetto si articola su tre distinti livelli. Il livello delle relazioni urbane e territoriale che ne stabiliscono il sistema di orientazione e di riferimento fisico distributivo e fruitivo rispetto al luogo fisico dell’intervento. Il livello dei riferimenti architettonici specifici per la definizione e la costituzione del nuovo luogo che la nuova struttura dovrà contribuire a definire. Infine il livello connesso con la possibilità fruitiva della struttura e del contributo che la stessa viene ad apportare alla costituzione di una nuova tipologia architettonica della spazio scenico del teatro e dello spazio dello spettacolo in generale.
La nuova struttura è costituita da corpi distinti che si collocano in modo da poter costituire con la loro orientazione un nuovo sistema di relazioni urbane, coinvolgendo il centro storico, la nuova area di espansine urbana ed il lungomare.
La torre scenica, che emerge sul tessuto circostante, si orienta in rapporto all’allineamento della torre campanaria della chiesa con la torre civica. Il corpo degli addetti al funzionamento della struttura si organizza in parallelo con il margine nord-est dell’area che coincide con l’orientamento del tessuto edilizio del centro storico adiacente. Il corpo di distribuzione del pubblico si orienta in rapporto di simmetria con il corpo degli addetti facendo riferimento alla torre scenica. Il sistema di accesso e di relazione con la città si colloca parallelamente al margine sud-ovest che coincide con il viale verso il mare e verso l’espansione urbana più recente. Il sistema dell’allestimento e dell’organizzazione degli spettacoli, con al centro la torre scenica, si colloca nella fascia interposta ai sistemi degli addetti ed al sistema di distribuzione del pubblico e degli accessi.
Il progetto si incentra sulla ricerca di un linguaggio architettonico che possa contribuire alla definizione di una tipologia architettonica nuova mediante il riferimento alle particolarità ed alla tradizione del luogo specifico in cui viene ad inserirsi.
Ci si riferisce in particolare all’architettura del centro storico delle città della costa del sol, con esterni articolati nella planimetria, a costituire un pezzo di città, ma semplici nel trattamento delle superfici esterne, i cortili arricchiti dalle strutture intelaiate in legno, che nel caso specifico si consolidano mediante l’uso della pietra. Così come ci si riferisce anche all’architettura realizzata lungo le coste con bastioni e torri in pietra che allo stesso tempo proteggono e rappresentano il luogo specifico.
Dall’altro lato ci si riferisce agli elementi che caratterizzano la storia del teatro spagnolo ed europeo, con un percorso che conduce nella ricerca di una nuova tipologia architettonica che possa contenere tutti gli aspetti del teatro rappresentabile e che al di là delle tipologie antiche che sono difficilmente da prendersi in considerazione per ovvie impossibilità di adattamento alle nostre strutture urbane e per il diverso ruolo culturale e sociale che esprimevano. Il progetto ripercorre lo spazio teatrale da quello medioevale, sia con scena che con luoghi deputati, a quello del Corral che si organizzava in cortili interni alle case più importanti secondo schemi cari anche al teatro elisabettiano, fino al teatro tradizionale ottocentesco a scena contrapposta ed al teatro contemporaneo.